Il Kebab, di origini turche e arabe si è diffuso anche in America, Africa e Europa. In ogni paese si possono trovare ristoranti o punti di ristoro tipici per gustare questo piatto orientale. Il business c'è e molte aziende hanno già attivato franchising. In Italia troviamo tra gli altri, società come Arabian Kebab, Dok Kebab, Ghiotto Kebab, Shockabab, Donar Kabab, Spiedonny, Kyros Kebab. Che cosa offrono? Come si apre un franchising?
Ognuno offre:
1) Consulenza fiscale, amministrativa, legale;
2) Consulenza di marketing, pubblicità e comunicazione;
3) Valutazione location;
4) Affiancamento prima, durante e dopo l'apertura;
5) Corsi di formazione e addestramento per conoscere e cucinare il prodotto;
6) Sistemi di affiliazioni con diversi tipi di investimento;
7) Arredamento e macchinari e tutta la fornitura per preparare i prodotti.
Essendo il Kebab un piatto tipico, non ci si improvvisa nella preparazione della carne e avendo molte varianti nel servirla, bisogna conoscere almeno le versioni principali, (tipo "doner kebab") e quindi sapere i giusti condimenti e salse da aggiungere.
Il primo franchising in Italia di kebab è stato aperto nel 2001 da Shockabab, marchio dell'azienda Kabab Internationale, che negli anni ha visto l'apertura di più di 30 punti in tutta Italia. Per chi ha già un'attività ma vuole incrementare i guadagni, può inserire in un angolo del proprio locale, un corner attrezzato per somministrare il Kebab, come offre il marchio Donar Kabab.
I requisiti fondamentali per aprire un Kabab franchising sono:
- Spirito di indipendenza;
- Predisposizione al problem solving;
- Minimo di capitale da investire;
- Serietà e professionalità;
- Predisposizione al contatto con il pubblico;
- Passione per il lavoro;
- Voglia di imparare e migliorarsi.
Se un italiano apre un punto Kebab, sicuramente è preferibile avere un personale arabo o turco, questo per dare una maggiore garanzia al prodotto, nei confronti della clientela. Siete mai andati a mangiare un kebab in un luogo dove a servirvi non erano arabi?